Vita dell'artista

Biografia

Concetto Mendola nasce ad Augusta il 28 Giugno del 1974 dove tuttora vive e lavora nel suo laboratorio d’arte.
Sin da piccolo è sempre stato portato al disegno e per questo motivo nel 1983 i suoi genitori lo mandarono a bottega da un scultore del suo paese il maestro Gagliardi che gli insegnò le prime nozioni delle tecniche del disegno e all'uso del chiaro scuro.
Intorno al 1986 all’età di dodici anni si iscrisse alla scuola d’arte del maestro Vittorio Ribaudo già conosciuto e apprezzato a livello nazionale.
Qui cominciò ad approfondire la sua conoscenza nella tecnica del colore ad olio su tela.
Nel 1990 scopre cantautori come De Andrè e Guccini e apprezzandone la loro poetica e il messaggio sociale dedicherà anni dopo alcuni dei suoi quadri ad alcune loro canzoni.
Nel 1992 scosso dagli avvenimenti della strage di Capaci inizia una sua ricerca interiore sul significato di “giustizia sociale” che lo porterà ad impegnarsi in prima persona in attività politiche.
Comincia a leggere le biografie di Sacco & Vanzetti,  Antonio Gramsci e libri di Pasolini, Pavese, Primo Levi, Silone ed Elsa Morante.
Dal 1995 al 2000 s'impegna in prima persona nel sociale frequentando associazioni di tutela dei diritti umani e dedica il suo tempo libero in un centro di accoglienza per marittimi extracomunitari nella sua città: "Stella Maris".
Nel 2002 inizierà un percorso artistico che non abbandonerà mai e che al contrario lo distinguerà come scelta dei soggetti da cui trarrà ispirazione: quello del sottoproletariato e degli emarginati o come preferisce dire lui “gli evaporati” di cui anche esso si sente di far parte.
Nel Novembre del 2004 apre ad Augusta il suo laboratorio d’arte e lo chiama “La casa gialla” in omaggio al grande artista Olandese.
E tra queste mura che darà vita e voce ai suoi personaggi facendoli fuoriuscire dalle sue tele, provando a donare poesia allo spettatore che si ferma ad osservare con cuore aperto i suoi quadri.
Ama definirsi un artista del popolo, si rifà all’arte figurativa di tipo sociale del novecento come quella del mastro messicano Diego Rivera e del suo conterraneo Renato Guttuso.
Nell'Agosto del 2006 pubblicherà un catalogo di pittura intitolato: “ A colori schierati” dove ad accompagnare alcuni dei suoi dipinti più rappresentativi dell’artista dal 2002 al 2006 troviamo delle poesie più belle della letteratura mondiale con poeti che vanno da Neruda a Pasolini.
Nello stesso anno viene premiato alla prima edizione del concorso nazionale Giovanni Paolo II che ritirerà a Pompei con l'opera "Sui passi della Croce"
Ad Ottobre andrà a Padova dove parteciperà alla trasmissione televisiva d’arte: SIMPLY ART.
Qui ha l’opportunità di farsi conoscere a livello nazionale spiegando la sua arte ma soprattutto raccontando i suoi dipinti.
Nel Dicembre 2006 vince il primo posto al concorso internazionale di pittura a Terminillo (RI) con l’opera “Cuore di pescespada”
La sua ultima apparizione televisiva risale al 19 Gennaio 2007 a Roma nel programma televisivo d’arte: TRA FORMA E COLORE.
Tra le sue opere ricordiamo: In vino veritas (2002) La storia (2002) Sacco & Vanzetti (2002)  In volo sulla fiera (2003) Il proiezionista (2003) Il sogno italiano (2004) Vedrai vedrai (2004) Barbablù di Petraia (2005) Il vecchio e il mare (2005)  La strega Santa (2006) L’invisibile (2006)  Trincea (2006) Madre de los perros (2006) Colapesce (2006)  (2006) Cuore di pesce spada (2006) Il Cristo dei poveri (2007).  Angeli dei suonatori (2007) Gli zolfatari (2008) Terza classe (2008) Speranze emigranti (2008) I salinari (2008) La mattanza (2008) I carcari (2008) Ninnananna (2011) Madre e figlia (2012) Restiamo umani (2012) Mio fratello è figlio unico (2013) la Cruz de Hierro (2013)
Le sue opere sono state vendute e apprezzate in tutta Italia.

 

Pensieri

I miei quadri vogliono provare a ridare dignità a tutte quelle persone escluse ed emarginate come: ubriachi, prostitute, barboni, malati mentali, omosessuali, mendicanti ladri assassini giudicati e condannati troppo in maniera semplicistica da una società borghese che da sempre si propone come unica soluzione e modello di civiltà da seguire per raggiungere la felicità e il successo.
Un modello che sempre più spesso usa il suo potere economico politico e massmediatico per soffocare epurare, ghettizzare e trasformare tutto ciò che ritiene indecoroso e non rientra nei parametri di “bello” bollando tutto ciò che resta fuori come letame sociale da abbattere e estirpare.
Non so quale elemento di disturbo sia più ingombrante per la nostra società detta civile, se una Nigeriana che in strada vende il suo corpo per riscattare un proprio passaporto dalle associazioni criminali o chi compra i corpi di giovani ragazzi mandandoli al macello per delle “giuste guerre” che tutto esportano all’infuori della democrazia.
Io conosco i vostri nomi….diceva tanti anni fa Pier Paolo Pasolini prima di essere ammazzato e anche io adesso capisco queste parole e ho deciso da quale parte stare, dipingendo sempre in direzione ostinata e contraria. Faccio l’artista e il mio contributo che voglio dare alla giustizia e alla libertà è quello di mettere in luce con i miei colori la poesia dei miei amati “ACCATTONI” sperando solo di riuscire a trasmettere una qualche emozione in colui che osserva.